Come allestire un funerale ortodosso:
La veglia funebre
La salma, una volta vestita, viene composta sopra un catafalco, orientato verso il lato più orientale della camera ardente.
Il capo del defunto, inoltre, deve essere sempre rivolto verso est.
Un'immagine sacra (esclusivamente di fattura e stile bizantini) sarà appesa alla parete, curandosi di posizionarla nella parete disposta più ad oriente, ovvero sul capo del defunto.
Sono consentiti paraventi e drappi funebri, ad ornamento della stanza ove è deposta la salma e come cornice alla sacra immagine che domina l'ambiente.
Le stoffe saranno rosse, se nel tempo ordinario dell'anno liturgico, oppure bianche nel periodo di Pasqua.Anche i colori dei tributi floreali, molto graditi, per altro, dovrebbero conformarsi alle tonalità previste del canone.
La Chiesa ortodossa contempla solamente l'uso di candele e ceri a fuoco vivo. Sarà dunque segno di grande attenzione che nell'allestimento della camera mortuaria gli operatori funebri non ricorrano a lampade votive o candelieri alimentati con la corrente elettrica.
Anche durante il trasporto bisognerebbe ricordare questa norma attrezzando l'abitacolo mortuario in modo da eliminare temporaneamente ogni illuminazione elettrica.
É opportuno predisporre un piccolo leggio perché i fedeli possano alternarsi continuamente nella lettura del Salterio o del Santo Evangelo. Non è, infatti, ammesso che la salma venga abbandonata durante la veglia.
Per onorare la persona scomparsa, i visitatori (ma anche il personale necroforo) che entrino nella camera ardente per il pietoso saluto, si rivolgono all'icona affissa al muro compiendo il Segno della Croce.
Ci sono alcune disposizioni da considerare attentamente, perchè l'impresa possa proporre ai dolenti un cofano rispettoso della loro sensibilità e dei loro desideri.
Solitamente le famiglie di tradizione ortodossa si orientano sulla scelta di una cassa piuttosto comune, senza particolari decorazioni o rifiniture, bisogna infatti considerare che il feretro sarà destinato all'interramento.
É tuttavia importante soffermarsi su alcuni dettagli:
1) Sul coperchio della bara dovrebbe essere incisa una croce attorniata delle seguenti coppie di lettere:
IC XC+IC XC
La sigla, scritta con i caratteri dell'alfabeto greco significa:"Iesus Xristos Nika", ovvero "Gesù Cristo vince."
2) Il crocefisso, viene solitamente posizionato al centro, deve essere privo della figura del Signore, in quanto l'ortodossia non ammette raffigurazioni sacre a tre dimensioni, perché considerate un retaggio del paganesimo.
3) Lungo le fiancate del feretro si debbono riportare, o meglio ancora incidere direttamente sul legno alcuni passi del Santo Evangelo Secondo Giovanni di grande valore escatologico, come GV. Cap 11 vv.23-27:"Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in Me anche se muore vivrà, chiunque viva e creda in Me non morirà in eterno".
Per maggior praticità queste frasi possono essere stampate su di una targhetta oppure un pannello da applicare successivamente alle pareti della bara, senza per nulla svilire la sacralità dell'atto.
Il cofano deve essere corredato da un velo copri salma in cui siano rappresentate le scene di morte e gloriosa resurrezione del Signore, accompagnate da frasi rituali, prestando attenzione a non coprire mai il viso, almeno prima della sepoltura.
Al momento della chiusura l'operatore funebre dovrà curarsi di non avvolgere la salma con i lembi dell'imbottitura, che dovrà essere ripiegata con delicatezza lungo i lati, altrimenti la bordatura in raso andrebbe a sovrapporsi alla preziosa copertina finemente decorata, che vela la salma.
La religione ortodossa è molto attenta al culto delle immagini.
Difficilmente il Cristo, come é stato rappresentato per secoli dalla cultura occidentale (si pensi alla deposizione di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni) riscuoterebbe l'approvazione dei dolenti. Per un articolo così delicato, come il sudario, sarebbe, allora preferibile rivolgersi direttamente ai monasteri o alle stesse comunità ortodosse che sapranno certo proporre vantaggiose soluzioni iconografiche, in linea con i gusti della famiglia in lutto.
La veglia funebre
La salma, una volta vestita, viene composta sopra un catafalco, orientato verso il lato più orientale della camera ardente.
Il capo del defunto, inoltre, deve essere sempre rivolto verso est.
Un'immagine sacra (esclusivamente di fattura e stile bizantini) sarà appesa alla parete, curandosi di posizionarla nella parete disposta più ad oriente, ovvero sul capo del defunto.
Sono consentiti paraventi e drappi funebri, ad ornamento della stanza ove è deposta la salma e come cornice alla sacra immagine che domina l'ambiente.
Le stoffe saranno rosse, se nel tempo ordinario dell'anno liturgico, oppure bianche nel periodo di Pasqua.Anche i colori dei tributi floreali, molto graditi, per altro, dovrebbero conformarsi alle tonalità previste del canone.
La Chiesa ortodossa contempla solamente l'uso di candele e ceri a fuoco vivo. Sarà dunque segno di grande attenzione che nell'allestimento della camera mortuaria gli operatori funebri non ricorrano a lampade votive o candelieri alimentati con la corrente elettrica.
Anche durante il trasporto bisognerebbe ricordare questa norma attrezzando l'abitacolo mortuario in modo da eliminare temporaneamente ogni illuminazione elettrica.
É opportuno predisporre un piccolo leggio perché i fedeli possano alternarsi continuamente nella lettura del Salterio o del Santo Evangelo. Non è, infatti, ammesso che la salma venga abbandonata durante la veglia.
Per onorare la persona scomparsa, i visitatori (ma anche il personale necroforo) che entrino nella camera ardente per il pietoso saluto, si rivolgono all'icona affissa al muro compiendo il Segno della Croce.
Ci sono alcune disposizioni da considerare attentamente, perchè l'impresa possa proporre ai dolenti un cofano rispettoso della loro sensibilità e dei loro desideri.
Solitamente le famiglie di tradizione ortodossa si orientano sulla scelta di una cassa piuttosto comune, senza particolari decorazioni o rifiniture, bisogna infatti considerare che il feretro sarà destinato all'interramento.
É tuttavia importante soffermarsi su alcuni dettagli:
1) Sul coperchio della bara dovrebbe essere incisa una croce attorniata delle seguenti coppie di lettere:
IC XC+IC XC
La sigla, scritta con i caratteri dell'alfabeto greco significa:"Iesus Xristos Nika", ovvero "Gesù Cristo vince."
2) Il crocefisso, viene solitamente posizionato al centro, deve essere privo della figura del Signore, in quanto l'ortodossia non ammette raffigurazioni sacre a tre dimensioni, perché considerate un retaggio del paganesimo.
3) Lungo le fiancate del feretro si debbono riportare, o meglio ancora incidere direttamente sul legno alcuni passi del Santo Evangelo Secondo Giovanni di grande valore escatologico, come GV. Cap 11 vv.23-27:"Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in Me anche se muore vivrà, chiunque viva e creda in Me non morirà in eterno".
Per maggior praticità queste frasi possono essere stampate su di una targhetta oppure un pannello da applicare successivamente alle pareti della bara, senza per nulla svilire la sacralità dell'atto.
Il cofano deve essere corredato da un velo copri salma in cui siano rappresentate le scene di morte e gloriosa resurrezione del Signore, accompagnate da frasi rituali, prestando attenzione a non coprire mai il viso, almeno prima della sepoltura.
Al momento della chiusura l'operatore funebre dovrà curarsi di non avvolgere la salma con i lembi dell'imbottitura, che dovrà essere ripiegata con delicatezza lungo i lati, altrimenti la bordatura in raso andrebbe a sovrapporsi alla preziosa copertina finemente decorata, che vela la salma.
La religione ortodossa è molto attenta al culto delle immagini.
Difficilmente il Cristo, come é stato rappresentato per secoli dalla cultura occidentale (si pensi alla deposizione di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni) riscuoterebbe l'approvazione dei dolenti. Per un articolo così delicato, come il sudario, sarebbe, allora preferibile rivolgersi direttamente ai monasteri o alle stesse comunità ortodosse che sapranno certo proporre vantaggiose soluzioni iconografiche, in linea con i gusti della famiglia in lutto.
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